2001: Odissea nello spazio - Capolavoro



Negli anni ’60 lo scrittore Arthur C. Clarke e il regista Stanley Kubrick volevano comunicare al pubblico la meraviglia, la bellezza e la promessa della nuova era di esplorazione spaziale che si stava aprendo per la razza umana. Considerate che il primo allunaggio è successivo al film: risale, infatti, al 20 luglio 1969. I due autori danno così vita a un film MITO con molteplici livelli di lettura e interpretazioni sul suo significato; semplicemente il più grande film di fantascienza di tutti i tempi. La pellicola prende spunto da un racconto breve di Clarke, “La sentinella”, che parla della scoperta di uno strano oggetto sulla luna. Il tema principale è l’evoluzione: se l’uomo discende dalla scimmia, cosa ci sarà dopo l’essere umano? Si vede come la reazione nel passato dei primati, di fronte a una presenza aliena, sia la stessa dell’uomo oggi: stupore, paura e cambiamento. Il monolito è quindi una sorta di macchina del sapere che insegna alle scimmie che possono essere altro, avere un’alternativa di vita e che un osso può diventare anche un’arma per uccidere. Fenomenale lo stacco che in un’esemplare transizione visiva trasforma l’osso in una nave spaziale in orbita con sottofondo musicale di “Sul bel Danubio blu” di Strauss. Un’ouverture cosmica che richiama subito nella mente dello spettatore delle suggestioni positive. Il personaggio più memorabile del film è sicuramente HAL* il primo protagonista “virtuale” della storia del cinema. Un’entità artificiale talmente realistica, che nel momento in cui acquisisce una sua identità diventa nevrotico; proprio durante questa crisi “esistenziale” staccherà simbolicamente il cordone ombelicale dall’essere umano.

Nel finale, la presenza aliena (che non si vede), quando viene in contatto con l’uomo, entra nella sua mente e ricrea un ambiente a lui familiare, forse, una stanza d’albergo in cui l’astronauta aveva soggiornato. L’extraterrestre inizia a trasformare l’individuo in qualcos’altro, conducendolo alla transizione attraverso una rinascita. Il “Bimbo delle Stelle” è l’inizio di una nuova evoluzione. Prima di “2001” i film di fantascienza erano grossolani e relegati alla serie B. Basti solo pensare alla nuova visione data delle astronavi che il film fornisce. In precedenza c’erano degli stereotipati dischi volanti luminosi, e poi delle cosmonavi definite e dettagliate che hanno poi ispirato anche Guerre Stellari. La potenza di ciò che suggerisce in termini d’immagini va oltre le teorie e le convinzioni basate sul linguaggio. 2001 è un film che induce a pensare agli interrogativi più profondi della nostra esistenza.  Ed è per questo che, a quasi 50 anni dalla sua uscita, incute ancora così tanto rispetto sul pubblico di tutto il mondo. Era e rimane un capolavoro straordinario. Una space opera che è il capostipite di ogni film di fantascienza venuto dopo.  TRAILER


*È l’acronimo di Heuristic Algorithmic. Non è vera la leggenda che le lettere H-A-L derivano dalla parola IBM spostando le lettere indietro di una; Clarke ha sempre smentito.


Curiosità

1) La colonna sonora era stata scritta da Alex North, già compositore per Kubrick del soundtrack di Spartacus. La musica classica che accompagnava le riprese sul set convinse il regista a utilizzare autentici brani classici. Il commento musicale originale di North lo trovate qui.  

2) Per le sequenze che aprono il film, il regista realizzò con i suoi tecnici un rivoluzionario sistema definito Front-Projection, che permetteva di proiettare l’immagine di sfondo in parallelo all’asse di ripresa e non più retroproiettata alle spalle degli attori. Il metodo fu usato fino all’avvento delle tecnologie digitali.

3) Il film ricevette quattro candidature agli Oscar: Regia, Sceneggiatura, Direzione Artistica ed Effetti Speciali. Incredibilmente, è stato premiato solo in quest’ultima categoria.

4) La penna che fluttuava nell’aria era semplicemente attaccata con un biadesivo (da poco inventato) a una lastra di vetro che veniva fatta ruotare manualmente.
5) Kubrick fa vedere, per la prima volta in un film, una reale videochiamata.



Scheda tecnica
titolo originale 2001: A Space Odyssey
genere fantascienza
anno 1968
nazionalità Stati Uniti d'America , Gran Bretagna
cast Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter
regia Stanley Kubrick
durata 141'
sceneggiatura Stanley Kubrick, Arthur Clarke





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