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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Still Alice - Recensione

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Alice Howland (Julianne Moore) è una stimata docente di linguistica all'università di Harvard. Durante un discorso, si accorge di non riuscir a trovare le parole, e mentre fa jogging, non riconosce più dove si trova. Dopo una serie di esami, le viene diagnosticata a soli 50 anni, una rara e precoce forma di Alzheimer. Alice dovrà combattere insieme ai suoi familiari, ma quanto le rimane ancora da ricordare? Onore al merito a una pellicola che parla di una malattia tanto spietata quanto invisibile. Il film, tratto da un romanzo della neuroscienziata Lisa Genova, purtroppo, aldilà delle buone intenzioni, ha uno sviluppo narrativo troppo basico e lineare, delle caratterizzazioni di contorno deboli (perché chiamare noti attori?) e dei dialoghi pessimi.

La teoria del tutto - Recensione

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  La storia parte da Cambridge nel 1963, Stephen (Eddie Redmayne), giovane studente di cosmologia della famosa università inglese, incontra e s’innamora di Jane (Felicity Jones), studentessa di lingue. La loro storia d’amore verrà troppo presto segnata da una malattia degenerativa che non sembra lasciar scampo a Stephen, ma i due decideranno comunque di sfidare il destino insieme, scegliendo di sposarsi. Per evitare equivoci e delusioni, chiariamo subito che non si tratta della biografia di Stephen Hawking, noto fisico e matematico affetto da SLA, bensì il racconto trae origine da un libro di memorie scritto dalla prima moglie dello scienziato. Il mood del film non è quindi scientifico, ma decisamente sentimentale.

Big Eyes - Recensione

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Il film parla della vera storia dei coniugi Keane, Margaret (Amy Adams) e di suo marito Walter (Christoph Waltz), diventati famosi negli anni ’60 per i quadri che raffiguravano dei bambini dai grandi occhi. Una volta divorziato, però, i due ingaggeranno una spietata battaglia legale per veder riconosciuta la paternità delle opere. Chi sarà il vero autore?  Un film dall'alto potenziale, ma poco ispirato, dove si faticano a trovare le tracce della poetica burtoniana; le rare occasioni vengono offerte da quell'immaginario anni '50-'60 a cui da sempre è legato il regista, dal giro in un grottesco supermercato e da qualche scenografia espressionista.

Jauja - Recensione

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Siamo in Patagonia nel 1882, dei militari locali presidiano una spiaggia, insieme a loro il capitano danese Gunnar Dinesen (Viggo Mortensen) e sua figlia adolescente Ingeborg. Una notte la ragazza fugge a cavallo con un soldato, e il padre parte all’affannosa ricerca. Su questi personaggi, inoltre, incombe l’ignota minaccia del mitologico e folle comandante Zuluaga. Oltre a ovvie affinità col colonello Kurtz di Apocalypse Now, di questo leggendario cattivo, che non si vede mai, sappiamo anche che si veste da donna. Altre stranezze? Sì. L’unione tra natura umana e terrena si celebra sin dall’apertura con un limpido atto masturbatorio, i protagonisti parlano spagnolo, danese e pure francese, ma riescono comunque a comunicare tra di loro usando ognuno la propria lingua e l’unico commento musicale avviene di notte * .Jauja non è solo una caccia, ma un cammino di ricerca che fa smarrire percorso e meta. Si noti il lento mutare del paesaggio esteriore che diventa interiore. E’ un western e

Paddington - Recensione

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Nel 1957 lo scrittore britannico Michael Bond, ispirandosi a un orsacchiotto di peluche, inizia a scrivere una serie di libri per bambini, con protagonista un buffo orso del Perù in montgomery blu e cappello rosso. Ben 57 anni dopo, il giorno di Natale, viene distribuito in tutto il mondo il film ispirato a questo famoso personaggio, in una combinazione riuscita fra live action e animazione CG. Paddington, in questa avventura, arriva a Londra, viene adottato dalla strampalata famiglia Brown e combina un bel po' di pasticci, ma dovrà anche scappare da una malvagia imbalsamatrice interpretata da Nicole Kidman.

American Sniper - Recensione

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E' la storia vera di Chris Kyle (Bradley Cooper), Navy Seal inviato in Iraq e diventato un noto cecchino americano soprannominato “Leggenda”. Cresciuto in Texas a pane e fucile, si lascia ben presto irretire dal tronfio patriottismo venduto dalla TV americana, che non a caso nel sottofinale, gli restituisce la sua immagine deformata. Prima di partire volontario, però, sposa Tanya (Sienna Miller), moglie che sarà condannata alla solitudine e a una snervante attesa. Dio, Famiglia, Patria, cani, lupi, pecore, e quattro missioni di guerra: il pragmatismo di Chris non lascia scampo. Eastwood non nasconde mai i lati oscuri di un uomo che dice di non aver sensi di colpa, che punta il dito sui commilitoni uccisi o feriti perché si sono lasciati distrarre dalla famiglia e che gira per casa armato in presenza dei figli. Anche quando uccide il cecchino, Kyle si lascia accecare da odio e gloria, e si sottolinea come metta in pericolo la vita degli altri soldati.

The Imitation Game - Recensione

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Seconda guerra mondiale. I paesi Alleati subiscono l'attacco nemico delle potenze dell'Asse, tra cui la Germania. I tedeschi riescono a comunicare in assoluta segretezza, usando il codice Enigma, che manda messaggi crittografati di cui è impossibile carpire il significato. Gli inglesi decidono di formare una task force di matematici e linguisti per la decrittazione di Enigma, un gruppo coordinato da Alan Turing (Benedict Cumberbatch), che riuscirà nell'impresa. Turing cambia così la Storia, e salva milioni di vite, ma poco conta per il suo paese, rispetto alla sua grande “colpa”: essere omosessuale. Una vita che doveva essere raccontata, soprattutto dopo che (solo) nel 2009, il governo inglese ha pubblicamente riconosciuto l'importanza di questo eroico genio.