District 9 - Recensione

Da 20 anni gli alieni sono atterrati nel cielo sopra Johannesburg, gli umani li hanno rinchiusi in un ghetto, per questioni di sicurezza, ma chi è la vittima e chi il carnefice? Se l’inizio sembra l’ennesimo omaggio ai B-movie di fantascienza o al massimo una metafora lineare sull’immigrazione, ben presto si rivela una solida satira sociale, che intreccia fantasy e impegno politico, e più si procede nel racconto più niente è come sembra, e le convinzioni dello spettatore vengono continuamente messe in discussione. Ottimo intrattenimento, che offre più spunti di riflessione di un qualsiasi film da Festival. Un esperimento, a basso budget, pienamente riuscito, che mescola vari stili di ripresa: camera a mano, documentario e inquadrature tradizionali. Prodotto da Peter Jackson e già cult movie. VOTO 7+

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