Wall-e - Recensione

Wall-e è l'ultimo robot rimasto sulla terra dopo che gli umani l'hanno abbandonata perchè invasa dai rifiuti, si sono dimenticati di spegnerlo e lui da 700 anni continua a comprimere e ammassare rifiuti. definire wall.e un cartone animato è riduttivo, perché va oltre certi schemi del genere; la pixar, lontana dall’adagiarsi su caratteri e situazioni di routine, conferma come prioritari della sua filosofia creativa, la storia e i personaggi, valorizzati da una continua ricerca narrativa, paradossalmente mettendo quasi in secondo piano la straordinaria componente tecnica, in assoluto, nell’animazione 3d, la migliore al mondo. basti vedere la perfezione con cui la tecnica di ripresa, cita e omaggia, la 70mm panavision della fantascienza anni 70, per avere degli incontrollabili brividi cinefili. la prima parte è quasi totalmente muta, nonostante ciò riesce a trasmettere la pura magia del cinema, immagini potenti al servizio della fantasia, e la bellezza e il romanticismo di un’opera dolce e amara, inserendo anche con vibrante intelligenza un forte messaggio ecologista e anticonsumista. nella seconda parte il film abbandona i toni infantili, perdendo un pò della sua magia, e d’empatia con il pubblico dei più piccoli, iniziando ad accumulare situazioni, personaggi e soprattutto (troppe?) citazioni cinefile: chaplin, keaton, disney, 2001, e.t., guerre stellari, alien e perfino corto circuito, che rendono più macchinoso e meno spontaneo il racconto, dando agli spettatori più navigati, in alcuni situazioni, una sensazione di già visto, che in alcuni momenti annoia. pixar si conferma leader incontrastato dell’animazione 3d, regalandoci una splendida fanta-favola, ed un’opera che diventa un punto di riferimento, tecnico ed artistico, del genere. VOTO 7+

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